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Training Autogeno Respiratorio o R.A.T.


Molti corsi di preparazione al parto includono delle tecniche di rilassamento che aiutano la donna a controllare il dolore al momento del parto.

Alcuni adottano gli Esercizi di Bioenergetica, altri gli Esercizi Inferiori del Training Autogeno di Schultz e altri il Training Autogeno Respiratorio di Piscicelli.

Ma che cosa è il Training Autogeno Respiratorio?

Il Training Autogeno Respiratorio o metodo R.A.T. è una tecnica di rilassamento basata sul respiro che determina un profondo rilassamento della muscolatura scheletrica, cui consegue anche un rilassamento psichico.

L’ideatore del metodo Training Autogeno Respiratorio è stato il Dott. Umberto Piscicelli, medico psicosomatista, presso il Policlinico Gemelli di Roma, che ha rielaborato il metodo di Schultz (Training Autogeno) rifacendosi agli studi di Read e Lamaze.

In origine tale tecnica era usata, e tuttora viene anche usata, nella terapia delle malattie psicosomatiche, come strumento psicoterapico per curare disturbi di natura psicosomatica, come stati d’ansia, disturbi da somatizzazione, cefalee, disturbi del sonno, ecc…

Per la sua efficacia, per la sua capacità di rilassare tutti i distretti muscolari, in particolare i muscoli del basso ventre, implicati nel processo di espulsione del feto, oggi, è utilizzata nei maggiori reparti di ostetricia come tecnica di rilassamento per il travaglio e parto.

Il vantaggio del RAT, rispetto a tutte le tecniche che si basano sull’abbassamento della soglia di coscienza e sul completo rilassamento muscolare, è che esclude la possibilità di instaurare legami di dipendenza.

Infatti, permette alla persona di mantenere un alto livello di autonomia durante l’esercizio, di scegliere la posizione più comoda per fare il rilassamento; di utilizzare fantasie, ricordi, immagini che più preferisce e di ripetere gli esercizi quando e dove vuole.

In questa tecnica l’elemento sovrano è il respiro, che aiuta la partoriente ad affrontare il dolore rilassando i muscoli del perineo durante le fasi del travaglio e del parto; poiché le contrazioni inducono le partorienti a irrigidire i muscoli del perineo, provocando complicanze materne e aumentando il “rischio di lacerazioni”.

Per la gestante rilassare la muscolatura peritoneale significa riuscire a rende meno doloroso il passaggio del feto lungo il canale da parto: i muscoli rilassati tendono a distendersi più facilmente e con minore sforzo di quelli contratti.

Quindi, è il RESPIRO che vi permette di rilassare il vostro corpo,

in particolare la muscolatura peritoneale,

a sopportare meglio il dolore delle contrazioni, e, nello stesso tempo,

ridurre i tempi necessari alla dilatazione dell’utero,

evitando il taglio del perineo, cioè l’episiotomia, e

favorendo l’espulsione del feto.

Questo non è una cosa da poco.

Bibliografia

U. Piscicelli, Training autogeno respiratorio e psicoprofilassi ostetrica (presentazione di Adriano Bompiani), Padova, Piccin, 1977.

U. Piscicelli, Psicosomatica ginecologica, Padova, Piccin, 1979.

U. Piscicelli, Trance e psicoterapie brevi. Procedure inconsce di terapie eterogene ed autogene, Roma, Universo, 1995.

L. Ancona, “Validità e attualità della psicoprofilassi ostetrica con il training autogeno respiratorio” (Ies Mercury – Roma)


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